Il borgo di Porchiano del Monte, situato a 9 km di distanza da Amelia, si trova su una collina con ampie e dolci pendici, ad un’altitudine di 463 metri, sovrastando la valle sottostante attraversata dal fiume Tevere. Nel corso dei secoli, Porchiano ha giocato un ruolo significativo nelle contese tra le città di Amelia, Todi e Alviano. Nel 1317, il borgo passò sotto il dominio di Amelia, provocando tensioni con il castello di Lugnano e il Comune di Orvieto, entrambi contrari ai piani espansionistici di Amelia. La storia di Porchiano è strettamente legata a quella di Bartolomeo d’Alviano, celebre capitano di compagnie di ventura, al servizio delle milizie pontificie, comandante dell’esercito della Repubblica di Venezia, duca di Pordenone e signore di Alviano e Attigliano.
Nel 1495, Bartolomeo conquistò Porchiano e fortificò le mura per difendere i confini del suo feudo. In quel periodo, Bartolomeo era anche un architetto militare e ricostruì il Castello di Alviano. Tuttavia, nel 1496, Porchiano fu distrutto e il territorio circostante devastato dalle truppe di Bartolomeo dopo essere tornato sotto il dominio di Amelia. Nel 1498, Ferrante Farnese, alleato di Bartolomeo nella lotta contro Amelia, attaccò i Chiaravalle ad Acquasparta e occupò militarmente Porchiano prima di raggiungere Bartolomeo a Bibbiena.
Successivamente, Porchiano ottenne lo status di Libero Comune fino alla sua soppressione nel 1830, quando passò definitivamente sotto l’amministrazione di Amelia.
Il paese offre affascinanti scorci, come la porta di accesso al castello, che offre una vista panoramica, e la chiesa di Santa Cristina, situata appena fuori dalle mura cittadine, con un affresco del XVI secolo raffigurante la Madonna con il Bambino in gloria tra Santa Cristina, San Bernardino da Siena e San Tommaso d’Aquino.
A Porchiano, è possibile fare diverse escursioni, tra cui il magnifico “Parco Mattia” con boschi di lecci e aree attrezzate per pic-nic e campi sportivi. Inoltre, a circa 1 chilometro dal paese, lungo una strada sterrata percorribile anche in automobile, si trova la chiesa medievale della Santissima Trinità, con affreschi votivi che risalgono all’XI e XV secolo. Infine, il sentiero di Palliccio, raggiungibile tramite la strada provinciale che collega Porchiano del Monte ad Attigliano, è un’area naturalistica inserita nell’elenco dei siti “Italia da salvare” dal WWF.
La chiesa parrocchiale di San Simeone, situata nel centro del paese, al primo vescovo di Gerusalemme dopo l’apostolo San Giacomo il Minore. L’edificio, di origine romanica, è suddiviso in tre navate e presenta affreschi votivi sulle pareti e sulle colonne. Di particolare rilievo sono i capitelli altomedievali e un affresco attribuito a Piermatteo d’Amelia sulla controfacciata, che rappresenta la Vergine con il Bambino in gloria tra angeli, Santo Stefano e Santa Cristina.
La Madonna con il Bambino di Porchiano è uno dei modelli più noti di Piermatteo, pittore rinomato per la sua dolcezza e raffinatezza. Questo dipinto è considerato una delle prime importanti commissioni affidate a Piermatteo dopo il suo apprendistato a Firenze presso la bottega di Andrea del Verrocchio.